È realmente possibile in un gioco di strategia come lo Shogi “leggere i pensieri” del proprio avversario per prevedere e anticipare le sue mosse? Sì, e non si tratta di magia. Se è infatti vero che dalla mente dipendono i movimenti sulla scacchiera, è altrettanto vero che, alla luce di una solida preparazione tecnica, la scacchiera permette un accesso alla mente del giocatore che può rivelarne le strategie e da ultimo tradirne le intenzioni. Attenzione, però: la connessione mente-scacchiera è insidiosa e può anche essere una lama a doppio taglio, una via lastricata di gambetti e blunders. Iniziamo a esplorare questo complesso rapporto con l’interessantissimo articolo di Michele.

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