AIS: The Sole Official Recognition by FESA and NSR for Shogi in Italy

The Italian Shogi Association (AIS) has existed for twenty-five years and has been recognized as the official Italian partner by FESA (Federation of European Shogi Associations) and NSR (Nihon Shogi Renmei, the Japanese Association of Professional Shogi Players). FESA and NSR collaborate exclusively with serious, reliable, and credible national associations comprised of real people—those with names, faces, and a genuine passion for promoting Shogi and Japanese culture without personal gain.

In recent months, AIS has had to officially deny false claims about the supposed closure of the Association. We want to reassure everyone that AIS is fully operational and continues to work actively to spread Shogi in Italy, with the support of official institutions.

Unfortunately, we find ourselves compelled to intervene again (our initial communication is available at this link) to unequivocally clarify a situation that has exceeded acceptable limits regarding statements disseminated by Mr. Calogero Salomon.

To be clear, there are no conspiracies, plots, or even hacking of any kind involved: this is simply a matter of transparency and respect for the truth.

Recently, Mr. Salomon published defamatory articles in his magazine targeting FESA and AIS and initiated a dispute with NSR concerning Italy’s participation in the latest International Shogi Forum, held from November 7-8, 2024, in Tokyo. He claimed to represent a group of 35 individuals excluded from the selection process but provided no verifiable details. However, the Italian Shogi Championship (XX CIS), which served as the qualifying tournament for Italy’s representative, was widely publicized, and the process was officially recognized by NSR. It is also worth noting that Mr. Salomon himself chose not to participate in this championship or other official FESA-regulated tournaments, while criticizing their outcomes.

We were perplexed to discover that Mr. Salomon’s group includes profiles of dan-level players on 81dojo, a server his federation declared “official” for rating Italian players. However, an analysis of the profiles reveals that some “top players” at high levels have never achieved significant wins in notable matches or official tournaments.

The discrepancy with FESA’s official ratings, obtained through in-person tournaments, is substantial and suggests a lack of transparency in Mr. Salomon’s approach. Several profiles on 81dojo show a limited number of games, all lost and often played against the same account. This does not reflect the meritocratic and transparent criteria required to officially represent the Italian Shogi community.

As president of AIS, my role is an elective one, regulated democratically by the association’s statute: members elect the Board of Directors, which assigns representative roles. This system ensures natural rotation of responsibilities, fostering renewal and balance within the association. This transparency allows AIS to represent the collective will of its members. By contrast, the statute of Mr. Salomon’s “Italian Shogi Federation” stipulates permanent appointments without elections, with a self-proclaimed lifetime president. While we respect the freedom of any organization to define its own statutes, this structure appears incompatible with the principles of transparency and openness to renewal that characterize associations recognized by FESA and NSR, which recently decided not to recognize the “Italian Shogi Federation” as an Italian contact, removing it from their website.

In conclusion, we urge all Shogi enthusiasts to consult reliable and diverse sources to form an informed and complete opinion.

AIS remains open to anyone who wishes to explore this fascinating game and the Japanese culture it represents. You can contact us through our official website, and we hope to meet you at one of our in-person events.

Thank you for your attention and continued support.

Best regards,
Giuseppe Baggio
President of AIS, Italian Shogi Association

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AIS: L’Unico Riconoscimento Ufficiale di FESA e NSR per lo Shogi in Italia

L’Associazione Italiana Shogi (AIS) esiste da venticinque anni e da allora è riconosciuta come partner italiano dalla FESA (Federazione delle Associazioni Europee di Shogi) e dalla NSR (Nihon Shogi Renmei, Associazione giapponese dei giocatori professionisti di Shogi). La FESA e la NSR collaborano esclusivamente con associazioni nazionali serie, affidabili, credibili, fatte di persone reali, con nome e cognome, un volto, che lavorano con passione per promuovere lo Shogi e la cultura giapponese senza interesse personale.
Negli ultimi mesi, l’AIS ha dovuto smentire ufficialmente delle false comunicazioni riguardo la presunta chiusura dell’Associazione. Ci teniamo a rassicurare che l’AIS è pienamente operativa e continua a lavorare attivamente per diffondere lo Shogi in Italia, con il supporto delle istituzioni ufficiali.

Con dispiacere, ci troviamo quindi nuovamente ad intervenire (la nostra prima comunicazione è disponibile a questo link), per chiarire oltre ogni dubbio una situazione che ha superato il limite accettabile riguardo alle dichiarazioni diffuse dal Sig. Calogero Salomon.

Precisiamo da subito che non esistono complotti, cospirazioni ed aggiungerei hackeraggi di alcun tipo: si tratta semplicemente di trasparenza e rispetto per la verità.

Recentemente il Sig. Salomon ha pubblicato nella sua rivista degli articoli denigratori rivolti verso la FESA e l’AIS ed ha iniziato una polemica con la NSR riguardante la partecipazione italiana all’ultimo International Shogi Forum, tenutosi dal 7 all’8 novembre 2024 a Tokyo. Ha sostenuto di rappresentare un gruppo di 35 persone escluse dalla selezione, ma senza fornire dettagli verificabili. Tuttavia, il Campionato Italiano Shogi (XX CIS), torneo qualificante per il rappresentante italiano, è stato ampiamente pubblicizzato e il processo è stato riconosciuto ufficialmente dalla NSR. Va inoltre sottolineato che il Sig. Salomon stesso ha scelto di non partecipare a questo campionato, né ad altri tornei ufficiali regolamentati dalla FESA, pur criticandone i risultati.

Siamo rimasti perplessi nel constatare che il gruppo del Sig. Salomon include profili di giocatori di livello dan su 81dojo, un server dichiarato “ufficiale” dalla sua federazione per il rating dei giocatori italiani. Tuttavia, un’analisi dei profili rivela che alcuni “top player” di alto livello non hanno mai ottenuto vittorie in partite significative o tornei ufficiali.
La discrepanza con i rating ufficiali FESA, che sono ottenuti in tornei in presenza, è notevole e indica che l’approccio adottato dal Sig. Salomon manchi di trasparenza. Diversi profili su 81dojo mostrano un numero limitato di partite, tutte perse e spesso giocate contro lo stesso account. Questo non riflette i criteri meritocratici e trasparenti richiesti per rappresentare ufficialmente la comunità italiana dello Shogi.

In qualità di presidente dell’AIS, ricopro un ruolo elettivo, regolato democraticamente dallo statuto dell’associazione: i soci eleggono il Consiglio Direttivo, che assegna le cariche rappresentative. Questo sistema garantisce una rotazione naturale delle responsabilità, assicurando il rinnovamento e l’equilibrio associativo. In questo modo, l’AIS opera in piena trasparenza e rappresenta la volontà collettiva dei suoi membri. Diversamente, lo statuto della “Federazione Italiana Shogi” del Sig. Salomon prevede incarichi permanenti e senza elezioni, con un presidente autoproclamato a vita. Pur rispettando la libertà di ogni organizzazione di definire il proprio statuto, questa struttura appare incompatibile con i principi di trasparenza e di apertura al ricambio che caratterizzano le associazioni riconosciute dalla FESA e dalla NSR, che di recente ha deciso di non riconoscere la “Federazione Italiana Shogi” come un contatto italiano, rimuovendola dal proprio sito.

In conclusione, esortiamo tutti gli appassionati di Shogi a consultare fonti affidabili e diversificate, così da potersi formare un’opinione informata e completa.

L’AIS rimane aperta a chiunque desideri avvicinarsi a questo affascinante gioco e alla cultura giapponese che rappresenta. Potete contattarci tramite il nostro sito ufficiale, e speriamo di potervi incontrare in una delle nostre attività in presenza.

Grazie per l’attenzione e il continuo supporto,

Cordiali Saluti Baggio Giuseppe

        Presidente dell’AIS, Associazione Italiana Shogi

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Risultati del XX Campionato italiano di Shogi

Otto nazionalità differenti, diciotto iscritti: nuovo successo per il pluridecennale Campionato italiano di Shogi svoltosi a Milano.


Diciotto partecipanti provenienti da differenti nazioni (Regno Unito, Bielorussia, Giappone, Hong Kong, Colombia, Bulgaria, Polonia e naturalmente Italia) si sono sfidati a Milano, dal 4 al 5 maggio, durante la XX edizione del Campionato italiano di shogi.

Grande soddisfazione per il Direttivo e per l’intera Associazione Italiana Shogi per il nuovo successo riscontrato in termini di partecipazione.

Riportiamo la classifica italiana finale, che vede vincitore Michele Riondino (Am 2 kyu, Roma), secondo posto per Luca Filighera (Am 4 kyu, Vigevano) e terzo posto per Francesco Calemi (Am 4 kyu, Perugia).

In particolare la Redazione si complimenta con Michele Riondino per aver ottenuto la possibilità di svolgere la funzione di rappresentante dell’Italia presso l’International Shogi Forum che si svolgerà a novembre a Tokyo.

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[AGGIORNAMENTO DATE] Corso di Shōgi a Perugia


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L’Associazione Italiana Shōgi in collaborazione con lo Shogi Dojo AIS Perugia e la Biblioteca “Sandro Penna” svolgerà a Perugia un corso introduttivo allo shōgi (in presenza).

Riportiamo di seguito le principali informazioni sulla sua organizzazione.

Cosa è lo shōgi?

Lo Shōgi (将棋) è un gioco da tavola appartenene alla tradizione giapponese, codificato nelle sue regole canoniche nel XVI secolo d.C. ossia durante il periodo Sengoku. In Giappone la pratica dello shōgi rappresenta non solo una attività ludico-ricreativa, ma anche vera e propria disciplina che allena al pensiero strategico, all’analisi e al rispetto delle regole. 

Cosa è la Associazione Italiana Shōgi?

L’Associazione Italiana Shōgi è una associazione che dal 1999 è attiva sul territorio nazionale per la diffusione in italiano dello shogi e della cultura ad esso correlata. Lo Shōgi Dojo Perugia è un circolo AIS che ha sede a Perugia.

Chi può iscriversi al corso di shōgi?

Non ci sono limiti di età. Chiunque abbia voglia di apprendere gli scacchi giapponesi sarà il benvenuto al corso, indipendentemente dall’età.

Il corso richiede una tassa di iscrizione o di frequenza?

Assolutamente no. Il corso è offerto gratuitamente dall’Associazione Italiana Shōgi, che opera senza alcuno scopo di lucro.

Il corso richiede l’aqcuisto di un’attrezzatura di gioco?

No. L’Associazione Italiana Shogi fornirà i propri set da gioco per tutta la durata del corso.

Quando si svolgerà il corso e in quali orari?

Il corso si svolgerà sabato 1 giugno dalle ore 10:30 alle 12:30 e sabato 8 giugno dalle 10:30 alle 12:30.

Dove si svolgerà il corso?

Il corso si svolgerà presso la Biblioteca comunale “Sandro Penna” sita in Viale San Sisto, 06132 Perugia (tel. 075 577 2941).

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2° Torneo di Shogi di Grenoble

Segnaliamo il seguente torneo di shogi che si svolgerà a Grenoble (Francia) il 6 e 7 aprile 2024:

 2e Tournoi de Shogi de Grenoble

Date : 6 et 7 avril 2024
Lieu : le Pav San, 43 Av Alsace Lorraine, 38000 Grenoble
Tournoi : 8 rondes 30min+30sec
Inscription : Gratuite
Arbitre : Quentin Rendu

Planning prévisionnel:
Samedi
Inscription 10h30-10h45
1e ronde 11h-12h30
Déjeuner
2e ronde 13h30-15h
3e ronde 15h-16h30
4e ronde 16h30-18h
Dimanche
5e ronde 9h30-11h
6e ronde 11h-12h30
Déjeuner
7e ronde 13h30-15h
8e ronde 15h-16h30
Remise des prix 16h45

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XX Campionato Italiano di Shogi — XX Italian Shogi Championship (4-5 May 2024)

L’AIS (Associazione Italiana Shogi) è lieta di annunciare l’organizzazione del XX Campionato Italiano di Shogi.

L’edizione del 2023, ha avuto un inaspettato e particolare successo grazie alla presenza di giocatori stranieri che ci hanno permesso un confronto con altre realtà shoghistiche e la possibilità di apprendere e migliorare in un clima di reciproca disponibilità.

Questo è un anno particolare per lo Shogi. In Giappone ricorre il 100ario della nascita della prima associazione professionistica di Shogi (la Tokyo Shogi Renmei nel 1924, rinnovata nel 1947 nella Nihon Shogi Renmei, NSR).

Noi, con le dovute proporzioni, festeggiamo il 25° anno di attività dell’AIS. Nel 1999 si tenne il 1° campionato e nel nostro piccolo, ma con una certo orgoglio, siamo arrivati fino ad ora, per organizzarne il 20°!

Sempre nel 1999 si tenne la prima edizione dell’International Shogi Forum (ISF), evento organizzato dalla NSR, con cadenza triennale. L’Italia è sempre stata fra le nazioni invitate, e il Campionato Italiano l’occasione per selezionare il rappresentante italiano. Occasione che cade quest’anno: pertanto oltre al titolo di Campione Italiano 2024, il vincitore avrà l’occasione di poter staccare il biglietto per il prossimo ISF per rappresentare l’Italia!!! 

Per maggiori informazioni sul XX Campionato Italiano di Shogi clicca qui:

The AIS (Italian Shogi Association) is pleased to announce the organisation of the 20th Italian Shogi Championships.

The 2023 edition was an unexpected and special success thanks to the presence of foreign players who allowed us to compare ourselves with other Shogi realities and the opportunity to learn and improve in an atmosphere of mutual willingness.

This is a special year for Shogi. In Japan it is the 100th anniversary of the birth of the first professional Shogi association (the Tokyo Shogi Renmei in 1924, renewed in 1947 into the Nihon Shogi Renmei, NSR).

We, with due proportion, celebrate the 25th year of the AIS. In 1999, the 1st championship was held and in our own small way, but with a certain pride, we have come so far to organise the 20th!

Also in 1999, the first edition of the International Shogi Forum (ISF), an event organised by the NSR, was held every three years. Italy has always been among the invited nations, and the Italian Championship was the occasion to select the Italian representative. An occasion that falls this year: therefore, in addition to the title of Italian Champion 2024, the winner will have the opportunity to be able to detach the ticket for the next ISF to represent Italy!!!

For more information on the 20th Italian Shogi Championship click here:

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Shogi Post-Tokugawa: Tra Tradizione Radicata e Modernizzazione

Nonostante l’era Meiji abbia portato un generale interesse minore per le tradizioni passate a favore della modernizzazione e dell’occidentalizzazione, lo shogi rimase profondamente radicato nella cultura giapponese. Questa resilienza si deve in gran parte al forte legame emotivo e culturale che il popolo giapponese conservava nei confronti del gioco, considerato non solo un passatempo ma anche un simbolo dell’eredità storica e culturale del paese. Mentre molte tradizioni venivano messe da parte, lo shogi sopravvisse grazie alla sua capacità di adattarsi, pur mantenendo i suoi valori fondamentali.

Nel corso del XX secolo, lo shogi intraprese un percorso di modernizzazione che si concretizzò in due modi principali: la strutturazione in un formato più competitivo e la nascita di associazioni professionali. La trasformazione dello shogi in un sport competitivo si manifestò attraverso la standardizzazione delle regole e l’organizzazione di tornei su larga scala. Questo cambiamento rispecchiava il desiderio di creare un contesto in cui le abilità e le strategie dei giocatori potessero essere messe alla prova in un ambiente strutturato e formalizzato. Questa evoluzione ha permesso allo shogi di guadagnare popolarità e riconoscimento come sport mentale, con competizioni che attiravano sia giocatori professionisti sia un pubblico di appassionati.

Le associazioni professionali di shogi emersero come pilastri della modernizzazione del gioco. Queste organizzazioni svolsero un ruolo fondamentale nel promuovere lo shogi, non solo come gioco, ma come disciplina professionale. Fornirono una piattaforma per la formazione e lo sviluppo dei giocatori, stabilirono standard per le competizioni professionali e contribuirono alla diffusione del gioco a livello nazionale e, successivamente, internazionale.
La storia dello shogi nell’era moderna post-Tokugawa è un racconto di adattamento e perseveranza. Nonostante le sfide poste dall’occidentalizzazione e dalla modernizzazione, lo shogi ha mantenuto un legame indissolubile con le sue radici culturali, adattandosi ai tempi e incorporando nuovi formati e strutture. Questo equilibrio tra tradizione e innovazione ha permesso allo shogi di continuare a prosperare e rimanere un elemento centrale della cultura giapponese.

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Lo Shogi nel Periodo Tokugawa: L’Evoluzione di un Gioco in una Tradizione Culturale

Durante il periodo Tokugawa, che si estende dal 1630 al 1850, lo shogi non è soltanto un gioco popolare in Giappone, ma diventa una professione riconosciuta e istituzionalizzata, segnando un cambiamento significativo nel panorama culturale giapponese.

Nel 1611, Tokugawa Ieyasu, fondatore dello shogunato Tokugawa, attribuisce stipendi ufficiali ai giocatori di shogi e go, elevandoli allo status di “artigiani” ufficiali. Questa mossa non solo rafforza il prestigio sociale dei giocatori di shogi, ma segna anche l’inizio della loro professionalizzazione.

Dopo la morte di Sōkei nel 1634, gli stipendi diventano ereditari, portando alla creazione delle prime “case di shogi”, strutture simili a gilde. Queste case hanno il compito di organizzare il gioco, assicurandone la qualità e la continuità. Svolgono un ruolo cruciale nella formazione dei giocatori e nella promozione dello shogi, contribuendo a creare una tradizione duratura e un sistema stabile per il suo insegnamento e la sua pratica.

Oltre a promuovere e giocare a shogi, le case di shogi partecipano a eventi ufficiali e presentano la loro arte allo shōgun. Documenti storici, come quelli dell’Ōhashi, offrono uno sguardo approfondito sulla vita quotidiana dei giocatori di shogi dell’epoca, mostrando come essi bilanciassero le responsabilità ufficiali con la pratica quotidiana del gioco.

Nel periodo Tokugawa, lo shogi si diffonde in tutte le classi sociali. I samurai, i mercanti e i contadini trovano nel shogi un passatempo comune, contribuendo alla sua crescita come fenomeno nazionale. Questo aumento di popolarità porta a una maggiore diversità tra i giocatori e incoraggia l’evoluzione di nuove strategie e stili di gioco.

Questo periodo vede anche l’emergere di nuove strategie e varianti di gioco. Mentre alcuni giocatori si concentrano su tecniche aggressive, altri sviluppano stili più difensivi, arricchendo così il panorama strategico dello shogi. Queste innovazioni influenzano non solo il modo in cui viene giocato lo shogi, ma anche come viene percepito a livello culturale.

Verso la fine del periodo Tokugawa, i cambiamenti politici e sociali portano a un declino del sostegno governativo per lo shogi. Tuttavia, il gioco mantiene la sua popolarità, e nuovi mecenati e sponsor emergono per sostenere i giocatori professionisti. Questo passaggio segna un importante momento di transizione per lo shogi, poiché si adatta a un nuovo contesto sociale e politico.

Il periodo Tokugawa si rivela essere un’era fondamentale per lo shogi, trasformandolo da un intrattenimento popolare a una professione rispettata e istituzionalizzata. Questo periodo getta le basi per lo shogi moderno, consolidandone il ruolo come elemento centrale della cultura giapponese. La storia dello shogi in questa epoca dimostra la sua resilienza e la sua capacità di evolversi, mantenendo un legame profondo con le tradizioni e l’identità culturale giapponese.

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Shogi: Un Viaggio nel Tempo nel Giappone Pre-Tokugawa

Shogi: Un Viaggio nel Tempo nel Giappone Pre-Tokugawa

Lo shogi, discendente del gioco indiano Chaturanga, è giunto in Giappone nel X secolo. La sua introduzione è avvenuta in un’epoca di florido scambio culturale tra il Giappone e le altre civiltà asiatiche, in particolare attraverso le vie marittime meridionali. Questo periodo ha visto il Giappone aperto a influenze esterne, le quali hanno giocato un ruolo cruciale nel modellare la cultura giapponese, incluso il mondo dei giochi.

Durante il periodo Heian, un’epoca caratterizzata da un’esplosione di creatività artistica e letteraria, lo shogi si affermò come passatempo prediletto dell’aristocrazia giapponese. Le testimonianze della sua popolarità si trovano in vari diari di nobili di corte e nei registri dei palazzi imperiali e dei templi, suggerendo che lo shogi fosse non solo un intrattenimento ma anche un simbolo di status sociale e intellettuale.

Lo shogi si diversificò in molteplici varianti, ognuna con le sue peculiarità. Lo Shō Shōgi e il Dai Shōgi emersero come popolari formati, ma fu il Chū Shōgi, con una scacchiera di dimensioni intermedie, a conquistare la preferenza del pubblico nel XIV secolo. Questa diversificazione rifletteva la capacità dello shogi di adattarsi e rispondere alle diverse esigenze culturali e sociali dell’epoca. Inoltre, la regola innovativa che permetteva di riutilizzare i pezzi catturati aggiungeva una complessità strategica al gioco, distinguendolo ulteriormente dagli altri giochi di scacchi.

La fine del XVI secolo vide lo shogi raggiungere una popolarità senza precedenti, estendendosi ben oltre la classe aristocratica, fino a diventare un passatempo amato dai samurai. Questo periodo coincide con l’ascesa di Tokugawa Ieyasu, un leader che non solo unificò il Giappone ma fu anche un mecenate di giochi come lo shogi e il go. Il suo sostegno era un segnale chiaro dell’importanza culturale di questi giochi, che servivano sia come strumenti di intrattenimento sia come mezzi per affinare l’acume strategico e mentale.

Nel periodo che precedette la fondazione dello shogunato Tokugawa, lo shogi ricevette un riconoscimento ufficiale, con i giocatori professionisti che iniziarono a ricevere stipendi governativi. Questo non solo confermava lo status dello shogi come arte ma lo elevava a una professione rispettata, paragonabile a quella di pittori e scultori. Questo passaggio segna un momento cruciale nella storia dello shogi, poiché il gioco si consolidava come un elemento immutabile della cultura giapponese.

La storia dello shogi nel Giappone pre-Tokugawa è una narrazione affascinante di come un gioco importato sia diventato un elemento insostituibile del tessuto culturale giapponese. Dalle corti imperiali ai campi di battaglia dei samurai, lo shogi ha attraversato e plasmato diversi strati della società giapponese, stabilendosi come un gioco di straordinaria complessità strategica e profondità culturale. L’era pre-Tokugawa ha gettato le basi per lo sviluppo futuro dello shogi, consolidando il suo ruolo nel patrimonio culturale del Giappone.

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