Inventrice del Dobutsu Shogi, una versione dello shogi per bambini, fondatrice dello store e casa editrice Nekomado, Madoka Kitao si è sempre distinta nel corso della sua attività da professionista per l’attenzione nei confronti della divulgazione dello shogi, ottenendo ottimi risultati anche fuori dal Giappone. L’AIS l’ha intervistata in esclusiva.

Gentilissima sensei Madoka-san, grazie della sua disponibilità per questa intervista per AIS, Associazione Italiana Shogi.

Sono onorata della richiesta da parte dell’AIS.


Sensei,ci può raccontare come si è avvicinata allo shogi e cosa l’ha spinta a giocare?

Quando ero piccola, a casa, c’erano diversi giochi: le carte, Scacchi, Otello, Shogi ecc. Ho imparato le regole da mio padre. Preferivo gli scacchi allo Shogi, che mi sembrava molto complicato. Durante un periodo di assenza dal liceo, ho avuto l’occasione di giocare allo Shogi, di cui mi ha colpito la profondità. Per vincere ho preso diversi libri per studiare e ho passato giorni e notti con lo Shogi.

Per vincere ho preso diversi libri per studiare e ho passato giorni e notti con lo Shogi.

Kitao Madoka


Cosa significa essere un giocatore professionista in Giappone? L’essere una donna che cosa comporta in merito?

Ho deciso di diventare professionista per poter giocare sempre a Shogi. Mi piace lo Shogi e mi piace la competizione. Sono molto felice di fare un lavoro che amo. Essendo una donna, posso giocare a Shogi come professionista fuori della regolamentazione di 4 Dan dell’organizzazione di Shogi [ndr: per essere giocatori professionisti bisogna raggiungere il grado di 4 Dan professionistico; un 3-5 Dan amatoriale corrisponde a circa un 6 kyu professionista].


Lei ha inventato il Dōbutsu shōgi: quali sono le cose più importanti per aiutare i bambini ad imparare a giocare a Shogi?

Per giocare a Dobutsu Shogi, non serve imparare né i nomi nè i movimenti di ogni pedina, ma bastano poche regole per cominciare. Soprattutto per i bambini piccoli è fondamentale far capire le regole dello Shogi giocando. Il fatto che si conclude subito non fa annoiare i bambini che facilmente si abituano a vincere o perdere.

Per i principianti la priorità è la partita.

Kitao Madoka

Sensei, ho visto che ha inventato anche una versione colorata dello Shogi per semplificare l’apprendimento per gli adulti: può essere questa la soluzione per superare lo scoglio dei kanji per le persone che non parlano Giapponese? Cosa ci può suggerire?

Ci sono diverse versioni di Shogi colorati. Non sono per il momento in produzione per la vendita al pubblico. Sto ancora cercando i colori, le forme, i materiali adatti. Se riesco a produrre un set da Shogi colorato e bello con un prezzo adatto per la vendita, diventerà senz’altro la soluzione per superare il grande scoglio dei kanji. Al sito di Nekomado si possono acquistare i materiali per lo Shogi, che spediamo anche all’estero.


Secondo lei, per migliorare a livello amatoriale in che percentuali sono importanti dividere teoria (lo studio) e pratica (partite)?

Per i principianti, la priorità è la partita. Per studiare bisogna iniziare dallo “Tsume-shogi” per capire gli schemi per vincere. Gli altri studi devono seguire dopo aver imparato le basi. Per i giocatori dan meglio dedicare più tempo agli studi delle partite.

Salvo i giocatori che hanno un giocatore forte vicino che è in grado di insegnare. È molto efficace giocare partite e commentarle. Oggi si puo giocare sempre in internet ma, per migliorare, bisogna rivedere bene la partita. Importante è imparare le buone mosse dagli altri giocatori e riflettere sulle proprie mosse brutte. Su Nekomado abbiamo iniziato dall’anno scorso a svolgere lezioni online. Il sito è solo in giapponese ma ci sono anche insegnanti in inglese.


Le piattaforme online presentano una grossa discrepanza nel sistema di rating. Qual è il sistema migliore per capire quale sia il proprio vero livello di gioco?

Per il riconoscimento di Dan e Kyu considero che “Kiremake” e “Byoyomi” sono due giochi diversi. Si possono paragonare a “maratona” e “sprint”. Sarebbe meglio allenarsi nel campo che uno vuole approfondire e, secondo me, non ha tanto senso paragonare piattaforme diverse. È normale avere la differenza tra gradi di “81 Dojo”, “Shogi Wars” e “FESA” [Ndr: Federation of European Shogi Associations].

Per riconoscimento di Dan e Kyu considero che “Kiremake” e “Byoyomi” sono due giochi diversi. Si possono paragonare a “maratona” e “sprint”.

Kitao Madoka


Parlando di manga e anime: ha una serie preferita? Conosce “Un marzo da leoni”?

Certo che sì. È una splendida opera di sentimenti delicati descritti elegantemente. C’è anche una manga commedia romantica di Shogi “Soderemo ayumu wa yosetekuru” di cui ho fatto la supervisione. Diventerà un anime; inizierà la trasmissione da luglio 2022. Guardatela, per favore!



Sensei, può mandare un augurio agli shogisti italiani dell’AIS?

In Giappone recentemente stanno aumentando gli “Shogi caffè” e gli “Shogi bar”. Spero che in Italia ci possano essere sempre più giocatori di Shogi e che possano giocare nei caffè e nei bar. Contattatemi senza complimenti se posso essere utile. Auguro una buona divulgazione all’AIS!

La pubblicazione di questo articolo è stata possibile grazie al gentilissimo e disinteressato contributo nella traduzione di una persona che ha chiesto di rimanere anonima. AIS la ringrazia sentitamente per l’aiuto.